Storie di Latte

Il blog del Primiero


Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, il nostro amato parco

Il titolo non lascia dubbi: il nostro legame con il Parco di Paneveggio è lo stesso che ci lega alle montagne che circondano le nostre case. D’altronde basta che prendiate in mano una mappa del nostro territorio per capire che la presenza del Parco, praticamente abbracciato alla parte alta della nostra valle, significa moltissimo per noi del Primiero. Ci viviamo in mezzo, gli dedichiamo le nostre attenzioni, ci occupiamo della sua manutenzione e della sua tutela, a lui ci siamo ispirati per orientare il nostro futuro verso un’economia sostenibile e amica della natura. Ecco perché lo amiamo. Perché noi e il Parco siamo ormai un tutt’uno!

Laghetti Colbricon - ph. M. Maranesi

Ecco cos’abbiamo la responsabilità di custodire

Di quello che c’è nel Parco potremmo parlare per ore e ore, e noi non vogliamo sfidare la vostra pazienza. Cercheremo pertanto di farvi un reportage sintetico delle incredibili bellezze e dell’altrettanto incredibile patrimonio che il Parco di Paneveggio - Pale di S. Martino contiene. Quest’area protetta di circa 20.000 ettari è il regno di molti mammiferi, primo fra tutti il cervo, di uccelli, anfibi, rettili e invertebrati. La vegetazione è ricca di biodiversità e la foresta di Paneveggio, che ha dato il via

nel lontano 1967 alla costituzione del Parco, rappresenta uno degli ambienti boschivi più affascinanti di tutto l’arco alpino. Sopra i boschi e le malghe, dove potete assaporare burro e formaggi dal sapore unico, svettano le dolomitiche Pale di San Martino, con i vivaci colori che contrastano con le scure rocce del selvaggio Lagorai. Molti sentieri e rifugi vi offrono escursioni e scalate memorabili. Al Colbricon, tra laghetti e rocce vulcaniche, sostavano gli antichi cacciatori del Mesolitico, mentre secoli di vita montanara, con gli usi, i costumi ed i sapori, sono raccontati nel prezioso Ecomuseo del Vanoi con il suo sentiero etnografico.

Facciamo un po’ la conoscenza del Parco

I Parchi Naturali del Trentino sono tre e il nostro, situato a cavallo tra il Primiero, la Val di Fiemme e la Val di Fassa, è l’unico che si trova a est del fiume Adige. La sua altitudine varia tra i 1000 e i 3000 metri e il suo territorio è attraversato da 3 gagliardi torrenti: il Cismon, il Vanoi e il Travignolo. L'area del Parco è suddivisa al suo interno in 

Cervi a Paneveggio - ph. Carlo A. Turra

tre differenti zone di riserva, a seconda dei valori ambientali presenti e della rilevanza delle attività umane. C’è la riserva integrale, che occupa circa il 40% della superficie e rappresenta il cuore del Parco. Sono le aree a maggior tutela, dove l'ambiente è caratterizzato da un’elevata naturalità. Qui sono consentite solo le attività di ricerca e monitoraggio, la percorrenza dei sentieri segnalati e limitate attività di pascolo. C’è poi la riserva guidata, che occupa la metà circa del Parco ed è costituita dalle zone in cui si vuole mantenere un equilibrio fra attività umane tradizionali (pascolo, sfalcio, selvicoltura) e ambiente.  Infine c’è la riserva controllata, che è la porzione più piccola ed è quella in cui si punta alla riqualificazione delle opere esistenti (piste e impianti per lo sci, insediamenti residenziali e turistici) e alla conservazione delle aree residue a elevata naturalità.

Equilibrio tra uomo e natura, tra attività economiche e tutela

Notevole è il patrimonio di edifici rurali, in gran parte caratterizzato da tipologie costruttive tipiche del nostro territorio: nel Parco si contano infatti oltre 330 edifici rurali censiti come baite e 87 edifici utilizzati per l’alpeggio estivo. Sono questi i luoghi in cui l'ambiente è definito da un solido equilibrio tra uomo e natura, tra attività legate all’alpeggio e all’esbosco, in sintonia con l’attività turistica. Per raggiungere una convivenza ideale tra esigenze di conservazione e utilizzo delle risorse.

 

Val Canali - ph. Tommaso Prugnola

I centri visitatori dai quali partire alla scoperta del Parco

Per noi del Primiero il Parco non ha segreti. Ma per voi visitatori che arrivate numerosi ogni anno ci sono tre luoghi fondamentali per iniziare a conoscerlo. Sono i centri visitatori che rappresentano una specie di biglietto da visita e forniscono una prima idea di quello che si sta per vedere. Ogni centro ospita un piccolo museo dove potete trovare informazioni sulle iniziative del Parco, acquistare pubblicazioni, mappe e materiale di interesse naturalistico-culturale. Ve li presentiamo.

 

Casa del Parco Villa Welsperg - Si trova in val Canali, accanto al laghetto omonimo. Al suo interno ospita una mostra nella quale è possibile appropriarsi dei caratteri peculiari ed essenziali di ciascun settore geografico del Parco. Fuori dal centro vi aspetta il Sentiero tematico “le Muse Fedaie” che racconta la biodiversità di questa splendida valle dolomitica.

Centro visitatori Paneveggio - ll Centro occupa gli ambienti di un'ex segheria, poco lontano dal lago di Forte Buso

Il centro racconta storie e leggende della grande foresta, nota come la Foresta dei Violini. Da qui parte il Sentiero Marciò, itinerario senza barriere che si sviluppa all'interno della maestosa foresta demaniale di Paneveggio.

Centro visitatori San Martino di Castrozza - È il centro più piccolo ma non per questo il meno interessante. I temi sono l'ambiente d’alta montagna, la geologia delle Dolomiti

Villa Welsperg in Val Canali - ph. Archivio APT

e l'aquila, che è di casa fra le Pale di San Martino e il Lagorai.

Sentiero del Cristo Pensante - ph. Alessandro Gruzza

Un Parco con dentro un Patrimonio di tutta l’umanità

Picchi straordinari come il Cimon della Pala, che al tramonto s’infiamma di rosso vivo insieme alla vicina Cima Vezzana, pareti verticali come il Sass Maor, altopiani desertici che si stendono verso il piccolo ghiacciaio della Fradusta: anche queste meraviglie fanno parte del Parco. E non è un caso se nella sua definizione completa c’è anche il nome delle nostre mitiche Pale di San Martino, che sono, insieme a tutte le 

Dolomiti, Patrimonio dell’umanità UNESCO per l'eccezionale valore paesaggistico e per lo straordinario valore geologico.

Le attività che vi aspettano all’interno del Parco

Il Parco propone in ogni stagione attività sia per i residenti che per i visitatori. Tra queste, ci sono escursioni a piedi, percorsi con le ciaspole, laboratori ambientali, convegni scientifici, incontri con autori ed esperti ecc. L’Ente Parco si occupa inoltre di attività didattiche per le scuole locali e non. Al suo interno è possibile inoltre praticare molti spot e attività all’aria aperta: la rete di sentieri è il luogo ideale per l’escursionismo e per le uscite in mountain bike e per le gite a cavallo. Le Pale di San Martino poi sono una delle migliori mete al mondo per l’alpinismo e l’arrampicata, e molte pagine storiche di queste discipline sono state scritte proprio qui. San Martino di Castrozza, Passo Rolle e Primiero sono località rinomate per lo sci alpino, lo snowboarding, lo sci di fondo e l’orienteering.

Se ancora avevate dubbi sul fatto che il Primiero meriti una vacanza o quanto meno un lungo weekend di scoperta, grazie al Parco crediamo di avervi persuaso… Il Primiero ha un grande cuore verde e diventerà presto la vostra meta preferita in Trentino!

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